Trier, Stadtbibliothek 1160/462
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sec. XII.
Pergamena; ff. 131; mm 173 × 125; testo redatto a piena pagina con numero di rr./ll. che oscilla da 20 a 29 in ragione di un frequente cambio di mano. La copertura esterna è in legno foderata di pelle marrone pressata. I ff. 1r-114v, vergati nel XII secolo, presentano iniziali semplici, titolature in onciale e corpo del testo in scrittura carolina; i ff. 115r-126r, redatti in littera textualis nel XV secolo, presentano il completamento della Vita sancti Trudonis (BHL 8321) - altrimenti mutila alla fine del f. 114v per la caduta di alcuni fogli - e la Vita sancti Eucherii episcopi Aurelianensis (BHL 2660). Al termine della Vita di san Trudone si trova copiato il prologo della stessa agiografia, suddiviso in due parti: alla Vita segue la seconda parte del prologo (f. 122), mentre la prima si trova copiata dopo questa (ff. 122v-125v). L'errato ordine in cui si susseguono le parti del testo fa supporre un antigrafo danneggiato, del quale probabilmente alcuni fogli, caduti, siano stati male ordinati. Il manoscritto raccoglie i seguenti testi agiografici: ff. 1r-11v Passio sancti Barnabae apostoli (BHL 985), ff. 11v-17v Vita sancti Lucae evangelistae (BHL 4973), ff. 17v-25r Racio de sanguine Domini (BHL 4229), ff. 25v-35r Vita sanctae Teclae (BHL 8020 e 8021), ff. 35v-44v Vita sanctae Maria Magdalenae (BHL 5439 e 5446), ff. 44v-53v Vita sanctae Pelagiae (BHL 6607), ff. 54r-67vTranslatio sancti Nicolai (BHL 6190-6192, 6194), ff. 68r-71v Miracula sancti Nicolai (BHL 6133, 6126), ff. 72r-77v Passio sancti Gorgonii martyris (BHL 3617), ff. 78r-88v Vita sancti Mansueti episcopi (BHL 5209), ff. 88v-90r Passio sanctae Sabinae martyris (BHL 7407), ff. 90v-91v Passio sanctorum martyrum Felicis et Audaci (BHL 2878), ff. 91v-93r Passio sancti Pelagii martyris (BHL 6615), 93r-104r Vita sancti Clementis episcopi (BHL vacat), ff. 104r-126r Vita sancti Trudonis confessoris (BHL 8321), ff. 126v-131r Vita sancti Eucherii episcopi Aurelianensis (BHL 2660). Allestito nel XII secolo presso lo scriptorium di Saint-Matthias di Treviri, il codice è stato ripreso nel XV secolo, quando è stato apposto nel primo foglio di guardia l'elenco delle opere, preceduto dalle parole «Codex monasterii sancti martyris apostoli / extra muros Trevirenses» che riferisce la provenienza del manufatto al monastero trevirense. Secondo l'ex-libris collocato in fondo al primo foglio di guardia, il codice venne donato alla Stadtbibliothek nel 1827 dal giurista ed erudito trevirense Johann Peter Job Hermes (1765-1833). Il Liber de episcopis Mettensibus è trasmesso ai ff. 93r-104r, nella versione interpolata con l'ampliamento su san Clemente e reca il titolo di Vita sancti Clementis episcopi. Il testo paolino difetta del prologo, iniziando con le parole «Ea igitur tempestate...» che aprono la sezione più propriamente dedicata a san Clemente, così come sono assenti i cinque epitaffi. Una seconda lacuna riguarda una lunga parte del nucleo arnulfino (49-55 denique cum poenitentiam...ad superiora redeam).
(ff. 93r-104r) Liber de episcopis Mettensibus
f. 93r: Incipit Vita sancti Clementis episcopi
f. 93r inc.: Ea igitur tempestate cum apud Galliam Belgicam Mediomatri cum quae etiam Metis appellatur
f. 97v expl.: ubi cum eo letatur feliciter in saecula saeculorum
f. 97v: Explicit vita beatissimi Clementis Metensis urbis episcopi et confessori ab urbe Roma missi
f. 97v: Item pauca de gestis subsequentium pontificum
f. 97v inc.: Successit huic vir plenus Deo Celestis nomine
f. 104r expl.: minus edonee (sic) non audeo que de vestrae vitae cursu laudabili maiori stilo promenda sunt
f. 104v: Explicit
BIBLIOGRAFIA: M. Coens, Catalogus codicum hagiographicorum Latinorum Bibliothecae Treverensis, in «Analecta Bollandiana», 52 (1934), pp. 157-285, ma alle pp. 218-20; M. Keuffer, Beschreibendes Verzeichnis der Handschriften der Stadtbibliothek zu Trier, vol. VIII, Wiesbaden 1973, pp. 228-30;Chazan, Clemens, in Miracles cit., pp. 156-7.