Namur, Musée Archéologique de la province de Namur, Fonds de la ville 15 (TreM.a, réserve précieuse. Coll. VN, ms. 15)
sec. XII in.
Pergamena; ff. 283; mm 335 × 240; testo redatto su due colonne di rr. 40/ll. 40. Iniziali semplici e decorate rubricate; corpo del testo in minuscola carolina e titolature in carolina rubricate. Il codice, composito, è formato da due unità codicologiche, unite assieme da rilegatura del XVII secolo; la cartulazione del manoscritto è parziale e si arresta al f. 50. La prima unità codicologica originariamente composta di 272 fogli, consta oggi dei soli ff. 1-269 a causa della caduta di tre carte; essa viene generalmente riferita dai cataloghi all'inizio del XIII secolo, ma la scrittura presenta alcune caratteristiche, quali l'uso esclusivo di s diritta e della congiunzione et realizzata solo in legatura, che consentono di retrodatarla verosimilmente all'inizio del XII secolo. La seconda unità (ff. 270-283) presenta scrittura di una mano più tarda, databile all'inizio del XIV secolo. Il manoscritto conserva i volumi di ottobre, novembre e dicembre del leggendario di Saint-Hubert e comprende complessivamente 71 testi agiografici, un elenco dei quali è compilato al f. 1r. L'origine del codice è con certezza riferibile a Saint-Hubert, come rivelano sia le note di possesso vergate al f. 1r («Conventus S. Huberti in Ard. Cat. Insertus») e al termine di tutto il manufatto («Liber monasteri sancti Huberti in arduena»), sia le decorazioni a tema animale o floreale che ornano la lettera iniziale di ciascuna Vita della prima unità codicologica, le quali presentano le stesse caratteristiche degli ornamenti della Bibbia di Saint-Hubert (Namur, Musée Archéologique de la province de Namur, Fonds de la ville 4 + Bruxelles, Bibliothèque Royale «Albert Ier» II 1639) e dei codici Namur, Fonds de la ville 5 e 12. Il manoscritto presenta disposizione del testo nel foglio, numero di righi e decorazioni del tutto simili a quelle del namurcense Fonds de la ville 53, testimone del primo volume del leggendario, dato che lascia supporre che i due manufatti siano stati redatti a partire da un unico progetto di allestimento. Secondo André Boutemy, i due codici sarebbero strettamente imparentati e contemporanei alla Bibbia di Saint-Hubert così come ai due namurcensi 5 e 12; la loro realizzazione, inoltre, sarebbe da collocare al secondo quarto del XII secolo.
(ff. 201v-203v) Vita prima santi Clementis
f. 201v: Incipit Vita sancti Clementis episcopi et confessoris
f. 201v inc.: Postquam peractis omnibus quae cum Patre pro mundi salute gerenda disposuerat
f. 203v expl.: ubi cum eo laetatur feliciter in secula seculorum. Amen
BIBLIOGRAFIA: Catalogus codicum hagiographicorum Bibliothecae publicae Civitatis Namurcensis, in «Analecta Bollandiana», I 3-4 (1882), pp. 485-585, ma alle pp. 494-503; Levison, Conspectus cit., p. 629; P. Faider, Catalogue des manuscrits conservés à Namur, Gembloux 1934, pp. 64-71; Boutemy, Quelques manuscrits cit., pp. 319-20; Chazan, Clemens, in Miracles cit., p. 157.