Metz, Médiathèque «Le Pontiffroy» (olim Bibliothèque Municipale), 494
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sec. XI in.
Pergamena; ff. 102; mm 164 x 132; testo a piena pagina di rr. 18/ll. 18 e specchio di scrittura 115/120 × 90. Copertina in pelle fulva; sul dorso del manoscritto un'etichetta in pelle rossa riporta la dicitura «Varia, praes. Theol. XI.». Il codice, composito, raccoglie frammenti della stessa età rilegati assieme; l'unità codicologica composta dai ff. 32r-62r è formata da due frammenti contemporanei, molto vicini per aspetto e presentazione, con lettere rubricate rilevate in argento, il primo dei quali trasmette un sermone per la celebrazione di sant'Arnolfo (Sermo in nativitate sancti Arnulfi, ff. 32г-45v) mentre il secondo attesta il Liber de episcopis Mettensibus di Paolo Diacono (ff. 46r-62r) e il Sermo in Cathedra sancti Petri apostoli di Agostino (ff. 62r-62v, cfr. PL 39, coll. 2100-1), mutilo (expl. «Ostendam vobis qua ratione animas defunctorum vestrorum//»). I due frammenti sono stati rilegati assieme ad altri originariamente indipendenti, forse copiati da mani diverse nello stesso scriptorium di Sant'Arnolfo. Le unità codicologiche corrispondenti ai ff. 1r-31v trasmettono le seguenti opere: l'Epistula ad Eulaliam de animae ratione di Alcuino (ff. 1r-5v), acefala ([CSLMA ALC 17] inc.: «//lux animae adnuntiat quas ipsa in se acceptas specificat specificatasque recondit», cfr. PL 101 1, coll. 639-9, ma alle coll. 643-9), il De Trinitate ad Fredegisum questiones XXVIII ([CSLMA ALC 36] ff. 5v-10v, cfr. PL 101 1, coll. 57-64) e la Confessio fidei dello stesso autore ([cfr. CSLMA ALC 28] ff. 10v-12r, cfr. PL, 101 1, coll. 56-8), un sermone De unica Trinitate (ff. 12r-19r), che riprende e compendia il trattato De fide sanctae et individua Trinitatis di Alcuino (CSLMA ALC 28) e le stesse Quaestiones a Fredegiso; due omelie per l'Assunzione di santa Maria dello ps. Ildefonso (ff. 19r-25v, cfr. PL 96, coll. 258-9e ff. 26r-29r, cfr. ibid., coll. 269-71); ai ff. 29r-31v è tràdita una lectio costituita da un estratto dell'Homilia in natali beatissimorum Petri et Pauli apostolorum di Massimo di Torino (cfr. PL 57, coll. 391-6, ma alle coll. 392-3: f. 29r inc. «Sed iam necessarium karissimi reor...» - f. 29v expl. «...haec illi confessio dedit ut») cui segue una parte dell'Homilia in Vigilia beatorum apostolorum Petri et Pauli di Beda, mutila (cfr. PL 94, coll. 214-9, ma alle coll. 217-9: f. 29v inc. «corda demulceat. Et hoc enim ad pii pastoris» - f. 31v expl. «debito affectu complectitur et erga//»). L'unità codicologica costituita dai ff. 63r-80v trasmette la Passio sancti Benigni(BHL 1154, ai ff. 63r-68v), un sermone per la dedicazione di un altare dubitativamente attribuito ad Agostino (cfr. PL 39, coll. 2168-72) e il Sermo in assumptione sanctae Mariae nostri Domini matris attribuito a Ildefonso (ff. 72v-77r, cfr. PL 96, coll. 254-7), un Sermo de sancto Arnulfo episcopo (ff. 77r-80v). Gli ultimi tre fascicoli del codice (due quaternioni e un ternione) conservano l'Epistola de harmonica institutione di Reginone di Prüm (ff. 81r-102v), seguito da una tavola numerica che compara numerazione latina e greca. La presenza, all'interno del Sermo in nativitate sancti Arnulfi episcopi, della frase «Gaudete in Domino, dilectissimi fratres, qui ad sanctissimi patris nostri, sancti scilicet Arnulfi, sollennia convenisti» (f. 44r) rende possibile ipotizzare l'origine del frammento comprendente i ff. 32r-45v - e quindi presumibilmente anche quella del successivo, a lui così vicino, che trasmette il testo paolino - con l'abbazia di Sant'Arnolfo di Metz. Il codice venne conservato nello stesso luogo, come rivelato nel f. 1r dalla nota di possesso «Liber Sancti Arnulfi», scritta da una mano del XVI secolo. Il Liber de episcopis Mettensibus è trasmesso ai ff. 46r-62r, diviso in 9 lezioni indicate a margine; nel testo non compaiono indicazioni circa l'inizio di ciascuna lezione. Il testo paolino è privo dei componimenti funebri e non conserva la frase che li introduce; è presente l'interpolazione dell'agiografia clementina (ff. 46r-52r) che determina la titolatura iniziale.
(ff. 46r-62r) Liber de episcopis Mettensibus
f. 46г: Incipit vita sancti Clementis episcopi et confessoris Mettensis ecclesie, quod est VIIII. Kalendas decembrium
f. 46r inc.: Postquam peractis omnibus quae cum patre pro mundi salute gerenda disposuerat
f. 52r expl.: ubi cum eo laetatur feliciter in saecula saeculorum. Amen
f. 52r: Explicit Vitaf. 52r: Successit huic uir plenus De Caelestis nomine
f. 62r expl.: minus idonee non audeo quae de uestrae uitae cursu laudabili maiori stilo promenda sunt.
f. 62г: Explicit
BIBLIOGRAFIA: Catalogue général des manuscrits des Bibliothèques publiques des départements, ed. A. Prost, Metz et al. 1879, vol. V, (Quarto series), p. 184; The Theory of Music from the Carolingian Era up to 1400. Descriptive Catalogue of Manuscripts, a cura di J. Smits Van Waesberghe - P. Fischer - C. Maas, München-Duisberg, 1961, vol. I, p. 86; Catalogue des manuscrits en écriture latine portant des indications de date, de lieu ou de copiste, a cura di Ch. Samaran - R. Marichal, vol. V, Est de la France, Paris 1965, p. 185; Chazan, Clemens, in Miracles cit., p. 155.