Bruxelles, Bibliothèque Royale «Albert Ier» 8953-54 (Collectanea Bollandiana)
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sec. XVII
Carta; ff. 334; mm 335 × 212. Testo a piena pagina in scrittura corsiva del XVII secolo; rilegatura moderna. Il codice raccoglie, a uso dei padri Bollandisti, una serie di testi agiografici, passiones, atti martiriali ed estratti di testi letterari dedicati ai santi venerati il 23 e 24 novembre, come riportato dalla dicitura che si trova nel dorso inferiore del codice: «Acta Sanctorum, 23-24 novembris». Il codice conserva numerosi testi che recano riferimento a san Clemente, dei quali 18 relativi a papa Clemente I (ff. 5r-69r), mentre tredici sono dedicati al protovescovo mettense san Clemente (ff. 153r-207v). Il testo del Liber de episcopis Mettensibus, redatto a piena pagina con numero di ll. oscillante da 36 a 39, è conservato nella forma interpolata dall'agiografia clementina e si trova pertanto trasmesso sotto il titolo di Vita beati Clementis episcopi Mettensis, ai ff. 185r-191v. Non sono attestati i componimenti per le principesse carolinge. Le note tracciate nel margine superiore del f. 185r attribuiscono la copia a padre Alexandre Wiltheim (1604-1684), che la trasse «Ex Ms.to Maximini Treveris». Ai fogli 192r-193r si trova una copia parziale del Liber de episcopis Mettensibus, qui titolata «Metensium ad fidem Conversio Clemens primus Episcopus Metensis», che prende come modello l'edizione di Marquard Freher del 1613 alla quale si riferisce la nota nel margine sinistro del f. 193r «Paulus Diaconus in catalogi episcoporum Metensium. Ex corpore historiae Francicae». Del testo edito da Freher è qui riportata solamente la prima parte, ovvero la più esplicitamente riferibile a Clemente, ma il testo è trascritto fino alle parole «fulsisse credendi sunt» relative ai vescovi Ruffus e Adelfus. Ai ff. 194r-194v è copiato un breve testo titolato De sancto Clemente Metensi ed estratto dallo Speculum Historiale di Vincenzo di Beauvais, cui segue una Vita sancti Clementis primi Metensis episcopi et confessoris (ff. 195r-200r), trascritta «ex manuscripto Longpontico», che riprende, rielaborandolo, il testo paolino nel prologo assieme all'ampliamento dei miracoli clementini, ma non trasmette la parte del Liber da Celeste ad Angilramno. Ai ff. 181r-183r è trasmessa unaVita sancti Clementis episcopi Metensis, ovvero una copia della Vita prima del protovescovo formata dalla pars clementina di Paolo nella forma interpolata, slegata dal resto del Liber de episcopis Mettensibus.
(ff. 185r-191v) Liber de episcopis Mettensibus
f. 185r: Vita Beati Clementis Episcopi Metensis
f. 185r inc.: Postquam peractis omnibus quae cum Patre pro mundi salute gerenda disposuerat
f. 187v expl.: ubi cum laetatur feliciter in saecula saeculorum. Amen
f. 187v inc.: Successit huic primo pontifici beatissimo Clementi, vir Deo plenus Celestis nomine
f. 191v expl.: minus idonee non audeo quae de vestrae vitae cursu laudabili maiori stilo promenda sunt
BIBLIOGRAFIA: Catalogue des Manuscrits de la Bibliothèque royale de Belgique, a cura di J. Van Den Gheyn, Bruxelles 1905, vol. V, pp. 571-6; De Gaiffier, Notes cit., pp. 42-3; Chazan, Clemens, in Miracles cit., p. 158.